mercoledì 9 febbraio 2011

Pensieri del giorno dopo

Quando affrontiamo la nostra vita con maturità, ci si ritrova in quei giorni che si possono considerare "giorni dopo". E non intendo i classici "dopo sbornia", ma giorni dopo qualcosa di importante. Nel bene o nel male.

Il giorno dopo la fine di una storia d'amore, che sia il lasciato o il lasciante, o che sia stata una cosa consensuale, ti ritrovi nel tuo letto o in qualunque posto, cercando un po' di azione, qualcosa da fare. Perché sai che, se per un attimo tutto in torno a te si blocca, si crea il silenzio che, inevitabilmente, ti fa ascoltare i tuoi pensieri. E, anche se prima pensavi agli errori, alla rabbia causata dal partner, ora pensi ai momenti belli, quando si stava insieme a ridere ed a volersi bene. Ripensi alle frasi dette quando l'amore scoppiava nel cuore di entrambi. Ma pensi anche ai momenti brutti. Cosi, con la mente logica e razionale, ti auto convinci che quel che è successo sia la cosa giusta. Te lo ripeti nella testa, finché non ne sei assolutamente convinto. E in quel momento smetti di ripeterlo. E senti una vocina che dice "E se fosse tutta una stronzata??"

Il giorno dopo un esame andato male, giorno in cui ti senti depresso per aver studiato a vuoto. Ti senti inutile, idiota e qualsiasi altra cosa. I pensieri vanno alle ore spese davanti ad un libro o davanti ad un riassunto. E pensi "Perché quella cosa non la sapevo?". E' lì che ci si rimbocca le maniche, ci si aggrappa all'orgoglio e si pensa di poter fare di meglio... o, in alcuni casi, si abbandona ogni cosa.

Il giorno dopo un appuntamento importante. Che sia di lavoro o solo per approcciare. Quando ogni parola detta che fino al giorno prima ti sembrava piena di valore, di interesse e di ragione, ora ti sembra stupida, senza senso. Quando vorresti tornare indietro e pensare "Avrei dovuto dire così e non così!". Ma le parole sono come i proiettili: una volta sparati, non puoi riportarli indietro.

Il giorno dopo una gara o un saggio o uno spettacolo. Quando ormai l'adrenalina dell'esibizione è scemata e senti il peso della stanchezza addosso. E anche il peso della consapevolezza. Perché ogni volta che farai una cosa, ti renderai conto di poter fare di meglio. Ogni volta che ti esibirai, penserai che, se qualcosa fosse stato diverso, sarebbe stato meglio. Ma ormai ti sei esibito. E non hai un bis. Potrai solo rifarti. Un'altra esibizione. Ma anche quella non sarà al meglio.

Il giorno dopo è il giorno dei rimpianti. Perché ognuno, nel suo profondo, vorrebbe comportarsi diversamente. Ma quei rimpianti sono anche nota di orgoglio. Perché, per quanto vorrai comportarti diversamente, saprai sempre di essere stato te stesso.

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