Ultimamtente mi guardo intorno e ho notato una cosa! Prima l'età era sinonimo di esperienza, di saggezza. Era...
Si, uso il passato apposta, perché ora come ora, sembra che la saggezza non è più una prerogativa degli anziani, ma solo un pregio di pochi.
Lo noti quando vedi mariti 40enni che lasciano moglie e due figli per un'altra 30enne, sposata con figlio.
Lo noti quando senti parlare di uomini adulti che si sentono oppressi dalle mogli e le lasciano, senza nemmeno provare a superare insieme il problema.
Lo noti quando senti persone 50enni fare discorsi che te nemmeno quando avevi 14 anni avresti fatto.
Lo noti nel vedere su internet donne 40enni impazzire dietro a un attore ventenne o farsi tatuaggi sul corpo di un romanzo per 15enni (se non ci credete, vi metto la foto).
Insomma, mi ritrovo a notare che la saggezza è stata persa.
La cerchi negli anziani, ma molti di questi sono più preoccupati alla sopravvivenza e a far valere la propria anzianità, invece che preoccuparsi del futuro dei propri figli e nipoti.
La cerchi negli adulti, ma poi li vedi fare dei capricci che nemmeno un 20enne, a discapito, spesso, dei propri figli.
La cerchi nei ragazzi... oh mio Dio, uno che si taglia e ti "lovva", non è veramente un saggio, ma nemmeno chi "vive la vita tunztunz" è un saggio. Tuttalpiù cretini.
Allora dov'è la saggezza?! In pochi eletti. Ho trovato tanti saggi dalle età più disparate. Saggi 60enni come saggi che nemmeno raggiungono i 40.
La saggezza è data dall'esperienza, non dall'età. Perché c'è chi vive 20 anni ricchi di esperienze, e chi ne vive 80 chiuso nella propria bolla mentale.
Io non mi sento saggio, ma c'è chi sta peggio di me... e ne sono consapevole.



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