venerdì 25 marzo 2011
L'emozione ha una voce
Ci sono quei cantanti che ascolti, ti piacciono, scrivono belle canzoni e ti attirano nei loro concerti... e ne rimani deluso. E dopo averli sentiti dal vivo, rifletti e ti accorgi di quanto il computer e gli effetti possano far sembrare una voce mediocre, splendida. Rifletti e constati che i veri artisti di alcuni CD non sono i cantanti, ma i tecnici che montano, sistemano e modificano le tracce, rendendole perfette. Poi, nelle registrazioni, si prendono le parti migliori di varie registrazioni.
Ma uno spettacolo è "buona la prima"... non puoi fermarti, rifare la canzone e prendere le parti migliori delle due performance... No, il concerto è diretto... è l'espressione più diretta dell'emozione data dal canto, dalla voce... Le parole sono vuote se non dette o cantate con cuore, con quella corda che vibra nell'anima del cantante.....
E rimani deluso da cosa di dona il mondo della musica.......
Ma poi, una sera vai al concerto di un cantante.
Ti siedi e attendi con trepidazione le canzoni. Le conosci, hai i ciddì delle sue canzoni. Vuoi ascoltarle... poi, studiando da parecchio canto e chitarra, vuoi anche saggare la sua tecnica... e, avendo un cuore ed un animo sensibile, vuoi essere investito da qualche emozione... qualche, perché sei rimasto deluso tante volte, che ora te ne basta qualcuna...
E arriva l'inizio del concerto. Un inizio con solo pianoforte (non tastiera, badate bene) e uno spicchio di un'orchestra, con tanti archi e qualche strumento a fiato... E le canzoni con parole magiche cantante con cura del sentimento... E già alla prima canzone, i brividi ti pervadono la schiena.
Continua così per circa 5 / 7 canzoni. Ed ogni canzone è una 'pennata' alle corde della tua anima, che iniziano a vibrare all'impazzata, facendoti sobbalzare dai brividi.
Poi entra la band, inizia il concerto 'normale', con la band classica (chitarre, basso, batteria e pianoforte), ancora accompagnata dallo spicchi di orchestra. E le canzoni scorrono fluide, alcune tristi che ti danno amore, nostalgia, sentimento... Cantate con trasporto. E te pendi dalle note del cantante, dalle sue intonazioni, armonie. E segui con le mani i gesti che ti dirige il cuore, come se fossi te a cantare. Soprattutto, ti ritrovi a vivere un concerto come non l'hai mai vissuto...
Ma ci sono anche le canzoni ritmate, magari spinte dalla rabbia o dal divertimento. E in una sera ti senti solo, innamorato, deluso, arrabbiato, divertito, triste, nostalgico... un mix di emozioni più svariate! E tutto grazie alle parole e alla voce di un cantante.
Così capisci che un altro artista (che non chiameresti cantante per ovvi motivi) quando diceva che "l'emozione non ha voce ", forse è perché non aveva mai assistito ad un concerto del genere.
Perché l'emozione HA una voce.
E questa voce è di Francesco Renga.
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bellissima recensione! e Renga è un grande!!!!!!
RispondiEliminaCondivido pienamente.......!! Assistere ad un suo concerto è una delle cose più belle che si possano vivere! Un turbinio di emozioni che ti trasportano fuori dalla realtà!
RispondiEliminaGrande Francesco!!!
Cercavo un po' in giro per la rete opinioni di chi ha visto il concerto, chiedendomi se solo per me fosse stato una tale emozione...vedo che invece è una sensazione comune e che molte delle cose che leggo qui sono simili a quelle che ho scritto io :)
RispondiEliminaIeri sera l'ho adorato *__*
Grazie Chiara, e grazie ragazzi anonimi... ma soprattutto grazie Francesco!!
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