martedì 22 febbraio 2011

Il mare della mente

La mente è un continuo vorticare di idee, ricordi e pensieri che vagano fluidi nella testa. Fluidi come l'acqua. L'acqua di un mare.
La mente è un mare pulito, dove si vede il fondo, dove si vedono i branchi di pensieri nuotare.
Questo se la mente è libera da preoccupazioni, si vedono con lucidità i branchi di pensieri, delle idee e dei ricordi.
Ma il mare ha il problema di diventare mosso.
Quando l'acqua si increspa o diventa mossa, la visione della mente diventa difficile.
Ad increspare l'acqua della mente possono essere i venti delle preoccupazioni o le tempeste della rabbia.
E così la visione di pensieri, idee e ricordi diventa difficile e non lucida.
Ma, increspata o piatta, la mente continuerà ad essere un vorticare lucido di pensieri idee e ricordi.
Perché, comunque, la mente è la cosa che ci rende Noi!

venerdì 18 febbraio 2011

Assassin's Creed Brotherhood trailer

Questa settimana cambiamo genere. Come video, non presento un video fatto da qualche YouTubers, ma un video pubblicitario, sempre di su YouTube: il trailer di Assassin's Creed Brotherhood

Brotherood nasce come continuo del secondo capitolo di AC. Una specie di 2.5, possiamo dire. Anche in questo capitolo si veste i panni di Ezio Auditore, protagonista del numero 2. L'assassino fiorentino, però, viene catapultato nella realtà romana. Qui, nella città eterna, si ritrova a voler vendicare la morte di suo zio Mario (nome classico italiano, vedi Super Mario) e a recuperare l'agognata Mela dell'Eden. Ma stavolta, non lavorerà da solo. Insieme ad abili compagni (come Macchiavelli o il famoso ladro il Volpe), rifonderà la gilda degli assassini, ripartendo dalle vere credenze ribadite dal progenitore Altair (eroe del primo AC).
Alla fine, avrà seguaci al suo comando, da mandare in missione o da portarsi nelle proprie missioni come aiuto.
Qui vi propongo il trailer che, per la grafica eccezionale, per la musica entusiasmante e anche per quanto è "coatto" l'eroe, fumentano il giocatore, pronto a fare strage di templari nel gioco.

Godetevelo:

mercoledì 16 febbraio 2011

Pensieri sparsi di un momento senza importanza


Calma i tuoi nervi tesi e sciogli i muscoli
Non vale la pena arrabbiarsi
La vita ha uno strano percorso da fare
Un tragitto tortuoso da compiere
Spesso ci saranno svolte che tu non vorrai
Spesso ci saranno svolte inaspettate
Spesso ti troverai a guardarti indietro
Ma indietro non potrai mai tornare
Quel che è fatto è fatto
Non puoi cambiare il passato
Puoi solo vivere il presente
Aspettando che il futuro sia come desideri
O che almento, dopo molte curve brutte
Vi sia finalmente un dolce rettilineo
E soprattutto ricorda
La cosa più bella del viaggio, non è l'arrivo
Ma il viaggio stesso


Giorgio.

martedì 15 febbraio 2011

La musica nel cuore

Ecco a voi l'immagine del giorno. Immagine trovata su internet o su libri, riviste e quant'altro.
Questa altro non è che l'essenza di cosa provo in un determinato momento. Ogni immagine rispecchierà i pensieri della settimana passata. La prima immagine è la seguente:



Uno spartito con il riflesso di un cuore. Cosa rappresenta? Ben due cose nella mia vita:
1) Che la musica è importante nella mia vita come è importante il cuore;
2) Che la musica è amore! Amore nel senso più puro della parola. Non amore verso un'altra persona, ma amore per il mondo, per la vita, per la bellezza, per qualsiasi cosa.
La musica ha un ruolo importantissimo nella mia vita passata, presente e (Dio vorrà) futura, tanto che il mio sogno nel cassetto è aprire una grande scuola di musica, dove insegnare canto e dove vengano insegnati tutti i tipi di musica e tutti i tipi di strumenti.
Ma oltre questa mia passione personale, la musica ha un ruolo importante per ognuno. Immaginate un mondo senza musica... triste vero?

La musica accompagna i battiti dei nostri cuori. La musica culla le nostre emozioni. La musica amplifica i nostri sentimenti.
Qualsiasi tipo di musica, che piaccia o meno, è sempre una forma di comunicazione che, oltre ad arrivare all'orecchio, solletica il cuore e l'anima dell'ascoltatore.

Se la mia anima fosse musica, sarebbe scritta in chiave di violino!

lunedì 14 febbraio 2011

Fumetto 2



Più lo rivedo e più so che è una cazzata... Ma ormai la fatica è stata fatta... Quindi, ecco la seconda avventura di Vik il vichingo... Che sia l'ultima? Oppure ce ne saranno altre? Solo il tempo ce lo dirà...

Che si fa per la felicità...

Spesso, viaggiando, ci si imbatte in diverse strane scene. Scene divertenti, scene tristi, scene affascinanti...
Ma anche scene ispiratrici.

In un viaggio ultimamente, mi sono imbattuto in una scena molto particolare.
Dentro un recinto, vi era un bel cavallo dal pelo marrone. Intorno a se aveva un bel praticello verde e alcune piante piene di foglie. E lui aveva fame. Ma invece di mangiarsi fili d'erba o foglie succulente, cariche di clorofilla, si era avvicinato ad un cactus (di quelli che fanno i fichi d'india) e mangiava proprio quello. Ad ogni morso, indietreggiava, allargando la bocca, come per affievolire il dolore delle spine dello stesso cactus. Ma poi si riavvicinava e sferrava un altro morso e un altro e un altro ancora.

Dov'è la particolarità di questa visione? Non nella dieta del cavallo. In fondo, non so molto di queste splendide creature. Forse sono abituate a mangiare cactus. No. Quello che ha fatto pensare è il significato che ci ho trovato.

Il cavallo mangiava, forse perché quel cactus era buono e non gli importava di soffrire per mangiarselo.
E così siamo noi umani. Spesso per essere felici, bisogna soffrire. Ma la sofferenza non è niente, paragonato a quello che si proverà alla fine.

In conclusione, se una cosa vi rende felici, fatela, anche se sarà difficile e sofferente.

sabato 12 febbraio 2011

Quel senso di incompiuto...

Ci sono giorni in cui ti senti incompiuto o incompleto.
Giorni in cui senti che ti manca qualcosa e la cerchi a tutti i costi.
Ma non sai cosa. Non lo saprai finché non lo avrai.
Perché solo avendo ciò, potrai sentirti completo.

Allora vaghi in cerca di completezza.
Cerchi quell'elemento mancante, illudendoti spesso d'averlo trovato.
Ma l'elemento che ti completa non è quello che si vuole.
Ma quello di cui si ha bisogno.

C'è un abisso tra volere e aver bisogno.
Spesso si vuole un oggetto, una persona, un luogo.
Ma non sono quelle cose volute a darti completezza.
No. La cosa di cui si ha bisogno, raramente è quella che si vuole.

Come fare allora a sentirsi completi?
Vivendo!! L'unico modo per trovare la completezza è vivere la vita.
Non tirandosi indietro davanti alle opportunità. Non nascondendosi in casa.
Vivendo la vita così come verrà.

giovedì 10 febbraio 2011

La pazzia di emulare un fumettista malamente!!



Il titolo dice tutto... Non sono un artista e Dio solo sa come si disegna male col mouse... Ma mi sono divertito a farlo e spero vi diverta...

Il mondo va al contrario...


...quando decidi di mettere i soldi da parte per comprare una cosa, lavori ed esci poco, ma alla fine hai meno soldi di prima.

...quando ti ritrovi a fare una dieta che non avresti mai fatto e ad usare il dolcificante dopo aver sempre detto di odiarlo.

...quando ti ritrovi a mangiare ed apprezzare cibo mai amato e sempre ripudiato, perché, trovato costretto a mangiarlo, ne hai apprezzato il sapore che prima non amavi.

...quando ti ritrovi a parlare con tua madre e a giustificare il comportamento di un amico che si è comportato male, di una ragazza che ti ha lasciato, di uno sgarbo subito. Ne parli con lei e ti ritrovi a dare ragione a chi di ha fatto il torto.

...quando tutto quello che dai, rimane vano, perché niente ti ritorna.

...quando fai tutto bene, nel millesimo, controlli 1000 volte in più del normale, sei più minuzioso del solito, ma alla fine, ti ritrovi a rifare tutto da capo.

In pratica, il mondo va al contrario... e anche troppo spesso...

mercoledì 9 febbraio 2011

Pensieri del giorno dopo

Quando affrontiamo la nostra vita con maturità, ci si ritrova in quei giorni che si possono considerare "giorni dopo". E non intendo i classici "dopo sbornia", ma giorni dopo qualcosa di importante. Nel bene o nel male.

Il giorno dopo la fine di una storia d'amore, che sia il lasciato o il lasciante, o che sia stata una cosa consensuale, ti ritrovi nel tuo letto o in qualunque posto, cercando un po' di azione, qualcosa da fare. Perché sai che, se per un attimo tutto in torno a te si blocca, si crea il silenzio che, inevitabilmente, ti fa ascoltare i tuoi pensieri. E, anche se prima pensavi agli errori, alla rabbia causata dal partner, ora pensi ai momenti belli, quando si stava insieme a ridere ed a volersi bene. Ripensi alle frasi dette quando l'amore scoppiava nel cuore di entrambi. Ma pensi anche ai momenti brutti. Cosi, con la mente logica e razionale, ti auto convinci che quel che è successo sia la cosa giusta. Te lo ripeti nella testa, finché non ne sei assolutamente convinto. E in quel momento smetti di ripeterlo. E senti una vocina che dice "E se fosse tutta una stronzata??"

Il giorno dopo un esame andato male, giorno in cui ti senti depresso per aver studiato a vuoto. Ti senti inutile, idiota e qualsiasi altra cosa. I pensieri vanno alle ore spese davanti ad un libro o davanti ad un riassunto. E pensi "Perché quella cosa non la sapevo?". E' lì che ci si rimbocca le maniche, ci si aggrappa all'orgoglio e si pensa di poter fare di meglio... o, in alcuni casi, si abbandona ogni cosa.

Il giorno dopo un appuntamento importante. Che sia di lavoro o solo per approcciare. Quando ogni parola detta che fino al giorno prima ti sembrava piena di valore, di interesse e di ragione, ora ti sembra stupida, senza senso. Quando vorresti tornare indietro e pensare "Avrei dovuto dire così e non così!". Ma le parole sono come i proiettili: una volta sparati, non puoi riportarli indietro.

Il giorno dopo una gara o un saggio o uno spettacolo. Quando ormai l'adrenalina dell'esibizione è scemata e senti il peso della stanchezza addosso. E anche il peso della consapevolezza. Perché ogni volta che farai una cosa, ti renderai conto di poter fare di meglio. Ogni volta che ti esibirai, penserai che, se qualcosa fosse stato diverso, sarebbe stato meglio. Ma ormai ti sei esibito. E non hai un bis. Potrai solo rifarti. Un'altra esibizione. Ma anche quella non sarà al meglio.

Il giorno dopo è il giorno dei rimpianti. Perché ognuno, nel suo profondo, vorrebbe comportarsi diversamente. Ma quei rimpianti sono anche nota di orgoglio. Perché, per quanto vorrai comportarti diversamente, saprai sempre di essere stato te stesso.

Titolo a piacere!


Lo so, come titolo del primo post lascia molto a desiderare, ma non sapevo proprio cosa scrivere. In fondo, questo blog sta nascendo così, per caso. Una voglia di comunicare al mondo qualsiasi cosa possa passare per questa mente.

Ma prima di tutto, vari punti da chiarire! Perché aprire il blog? Cosa ci scriverò? E perché "Memorie di un non nulla"?
Ehi, calma! Una domanda alla volta, per favore!!

Intanto alla prima domanda ho già risposto quando ho detto "voglia di comunicare al mondo qualsiasi cosa possa passare per questa mente"! Non state attenti!

Poi, cosa scriverò? Scriverò di quello che mi interessa e che (spero) può interessare agli altri:
- Fantasy (inteso come libri, film, giochi di ruolo e fantasy in generale)
- Musica (Dopo 6 anni di pianoforte, 10 anni di canto e 10 anni e mezzo di chitarra, credo di poter dire la mia sulla musica, no?)
- Foto (Ho una macchinetta buona, credo sia giusto usarla)
- Arte in generale (dalla grafica su computer, ai disegni tecnici e artistici)
- Internet (Cosa c'è di bello, o divertente o comunque da non perdere)
Mah, in fondo a che serve una lista? Più ci penso e più mi vengono in mente altre cose di cui parlare! Ma penso che questi 5 punti siano quelli fondamentali.

Poi il nome! La scelta nasce da una sorta di autocritica. Chi sono io per dire qualcosa a chiunque? Le mie parole non sono importanti e non hanno peso... sono un non nulla in mezzo al marasma delle informazioni digitali di internet. Parole senza una vera importanza o con un'importanza relativa. Così, lascio su questo blog le mie memorie, memorie di un non nulla.
Ok, lo ammetto, è anche per scelta di un nome d'effetto! Ma la spiegazione calza a pennello!

Quindi parto con questa avventura che non avrà molti consensi né molti spettatori. Ma sarà un modo per passare il tempo e sentire di poter dire la mia!