La Fame
Ricordi! D'un tratto fui investito dai ricordi come da un TIR in corsa sull'autostrada! La mia infanzia, la mia adolescenza... e anche gli ultimi periodi di vita! Ricordai tutto e ricordai anche che..."Sono voluto diventare io, così!" dissi, senza accorgermene. Ero ancora dentro quella stanza, la stanza dell'Abbraccio. Seduto sul tavolo/altare di marmo. Insieme a me, era rimasta solo la ragazza di ghiaccio che mi aveva portato i vestiti. Ora, per, si era tolta la tunica e sfoggiava un vestito in puro stile gotico: minigonna nera, vestito simil-vittoriano anch'esso nero... In realtà ho ricordi vaghi sulla sua presenza. Gli altri 4, invece, se n'erano andati, uscendo da una porta nascosta nel marmo che ricopriva tutta la stanza.
Io ero seduto su, con le gambe a penzoloni. L'improvviso avvento dei ricordi, mi aveva fatto girare la testa. O almeno credo fosse per colpa dei ricordi.
"Jack Wallace..." dissi, sempre senza accorgermene. I ricordi erano troppi per una volta sola e non riuscivo a tenerli tutti chiusi in me. Alcune frasi uscivano, rinfrancandomi. Come se il suono della mia voce fosse un di un mio amico.
D'improvviso, la porta si riaprì con un tonfo ed uno scricchiolio macabro. Nella stanza entrò uno sbuffo di vento che alzò un po' di polvere e... Nella stanza entrò un odore, una fragranza che mi entro nel naso e poi nell'anima. Un profumo di vivo e di vita. Nella stanza entrò l'uomo che mi aveva detto di essere un vampiro. Mi si era anche presentato come Markus, mio sire, anche se questa catalogazione non l'avevo ancora assorbita, aveva comunque un aura eterea e degna di reverenza. Insieme a lui, entrò un altro ragazzo. Aveva i capelli biondi a spazzola. Era un ragazzotto mal vestito, grassottello e, probabilmente, ubriaco. I suoi passi erano incerti e si guardava intorno con sguardo sorpreso e confuso. In mano aveva una bottiglia di qualcosa di alcolico, coperta da una busta di carta. Markus gli disse qualcosa e lui si sedette su uno scalino.
Il mio sguardo e la mia attenzione erano tutte per quel ragazzo. Lo guardavo come un affamato guarda un pollo girare e rosolarsi dentro il forno di una rosticceria. Ero così distratto nel guardarlo, che non mi accorsi di essere chiamato...
"Ehi! Jack, ci sei?!" la ragazza mi scosse con la mano, ridestandomi dai macabri pensieri di 'sangue'. Mi sentii in colpa per aver pensato ciò.
"E' normale!" mi disse Markus, come se avesse letto nei miei pensieri. Rimasi confuso e sorpreso dalle sue parole... e il mio volto doveva essere come un libro per lui, tant'è che continuò a dirmi "No, non leggo nel pensiero! Ho solo esperienza! Tutti si sentono in colpa di ciò che dovrà fare ogni notte della sua esistenza dal momento dell'Abbraccio! Ma poi capirai come farlo senza sentirti in colpa!"
"Ma... ma io non voglio uccidere nessuno! E poi, se mi 'nutro' del ragazzo, lui non diverrà come noi?" chiesi... beata ignoranza!
"Ahahah!" rise Markus. Anche la ragazza fece un risolino sommesso. Io rimasi confuso.
"No... Il ragazzo non diverrà come noi! E ti puoi anche nutrire senza uccidere!" fece una pausa in cui diventò serio "Almeno finché sarai cosciente di nutrirti!"
"Cosciente? Che intendi?" chiesi, affamato di notizie.
"Vedi, caro Jack!" spiegò Markus, sedendosi vicino a me "La nostra Dannazione non è quella di 'vivere' un esistenza da morti! Certo, non siamo vivi, ma possiamo esistere fino alla notte dei tempi! La nostra dannazione è dovuta a ciò che dobbiamo soffrire per questa nostra esistenza: la Fame! Per sopravvivere, dobbiamo nutrirci di sangue! Umano o animale, è uguale, ma noterai subito che quello umano ha un effetto milioni di volte migliore! Ma perché dobbiamo nutrirci? In fondo siamo morti e non moriremmo di fame!" fece una pausa. Aveva instillato una domanda nei miei pensieri e mi lasciò un po' per pensarci. Poi continuò "Noi ci nutriamo per mantenere la nostra coscienza! Se non ti nutrirai, uscirà fuori la Bestia!"
"Bestia?!" la mia esclamazione fu così forte, che sveglio il ragazzo ubriaco. Fortunatamente, si riaddormentò subito.
"Sì! Dentro di noi c'è una Bestia che ha bisogno di sangue. La Fame proviene da questa e, se non sarà sanata, prenderà il sopravvento! E se lo farà, ti ritroverai a pentirti per aver fatto cose che non avresti voluto fare!" spiegò ancora Markus.
"Per questo è meglio nutrirsi finché sei cosciente!" aggiunse la ragazza, parlando per la prima volta. Aveva una voce suadente, contrastante con la sua espressione gelida e rigida "Se sei cosciente, puoi nutrirti senza uccidere e senza lasciare tracce!"
Ci fu un lungo silenzio in cui io riflettei e rimuginai sulle nuove notizie. Markus e la ragazza rimasero in silenzio. In fondo, in confronto all'eternità, quel silenzio non era altro che un attimo. Dopo qualche minuto, capii che dovevo nutrirmi, almeno finché il ragazzo dormiva.
Mi avvicinai insieme agli altri due Fratelli, verso l'ubriaco. Gli scoprii il collo e poi affondai le mie zanne.
Sentii il sangue scorrere per la prima volta nel mio corpo. Era una sensazione sublime! Quella prelibatezza ematica scorreva nelle mie fauci, dandomi una sensazione degna dell'ambrosia degli dei. Sentii le forze ritornare e sentii, dentro di me, la Bestia rintanarsi nel mio profondo, soddisfatta. Nutrita. Non più affamata. Sedata la fame, lasciai il collo del ragazzo... con un po' di fatica, però. La stessa fatica che si fa a lasciar perdere... che ne so... il sesso! Ecco, per quanto poco mi ricordi delle sensazioni umane, mi sento di poter paragonare il sesso vivente all'atto di nutrimento vampirico.
"Ehi, ne lasci un bel po'!" disse la ragazza con voce suadente. Non ci feci caso. Ero troppo soddisfatto per la 'bevuta'. Anche la ragazza bevve un po'. Poi di nuovo io. E Markus. La sensazione fu talmente soddisfacente, da poterla paragonare all'orgasmo dei viventi.
Finché Markus decretò la fine. Non dovevamo uccidere il ragazzo. Non dovevamo dissanguarlo. Il suo collo era pieno di morsi. Le punture dei nostri canini allungati, rendevano il suo collo un colabrodo. La ragazza si avvicinò al collo e iniziò a leccare dove si trovavano le ferite... facendole sparire.
"Vedi Jack? Potrai nutrirti senza lasciare tracce! Il ragazzo si risveglierà in un vicolo e penserò che tutto questo sarà stato un sogno dovuto all'alcol! Non saprà mai dell'esistenza di noi Dannati. Non saprà mai dove è stato. Ma soprattutto, non saprà mai cosa gli è successo!" Le parole di Markus, riecheggiano ancora nella mia mente, come se me li avesse detti ieri "Da ora saprai Jack Wallace per l'eternità. Avrai 24 anni per sempre e ti nutrirai di queste vacche umane. Ora è iniziato il tuo Requiem eterno!"

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