giovedì 9 giugno 2011

Assassin's Creed Revelations........ cosa ci si può aspettare?

Ormai da qualche mese, la Ubisoft ha annunciato il quarto capitolo del loro gioco Assassin's Creed... anche se evitano ancora di chiamarlo Assassin's Creed 4. Infatti, come è successo per il terzo, anche questo gioco è uno spin-off del secondo. Ancora una volta, il giocatore vestirà i panni di Ezio Auditore, forse per un attaccamento al personaggio ben fatto, forse per una sorta di volontà di spiegare il più possibile le vicende che ci sono dietro l'assassino fiorentino, o frese (probabilmente) per mancanza di idee per un nuovo personaggio. Non si sa, in realtà... si suppone. Ma cosa ci aspettiamo da questo nuovo gioco? Prima di tutto, facciamo qualche passo indietro e rivediamo i giochi già editi della serie.

ASSASSIN'S CREED

Venne questo trailer agli occhi di noi giocatori e l'attesa fu grande (e una buona delusione ci fu quando scopristi che la balestra non era tra le armi selezionabili). Ti venne regalato dalla tua ragazza dell'epoca che ti aveva sentito dire "deve essere un bel gioco"... e ci giochi! Ti aspetti un personaggio principale degli anni 1000, invece ti ritrovi nei giorni nostri! Incontri così Desmond, che ha l'unico pregio di fare da tramite tra degli scienziati e il suo antenato Altair, grazie ad un macchinario che fa rivivere i ricordi intrinsechi nel dna di un antenato di Desmond.
Vivi così le gesta di Altair. Ti trovi in città come Gerusalemme o Acri, a combattere con i templari. Gli assassini sono una società segreta tipica del medioriente, nati dalla trasformazione di Ashashin, cioè consumatori di Ashis. Ma questo lo sai te per interesse personale.
Il gioco va avanti fluido e un po ripetitivo. Ti vengono dati degli obiettivi da uccidere, te parti, cerchi più informazioni possibili sull'obiettivo facendo mini-missioni, ti cimenti anche nel salvataggio di alcuni cittadini per farteli amici, e poi uccidi l'obiettivo, più o meno furtivamente. Alla fine, però, la cosa si risolve in modi arcani: il tuo capo si scopre il "cattivo di turno", che prende un oggetto fantasmagorico quale la Mela dell'Eden per comandare a bacchetta la città degli assassini. Altair, però, non si lascia comandare e non vede in questo dominio mentale la libertà alla quale auspicava. Così combatte col suo capo. Lo batte, ma perde la mela.
Sembra che era la mela che cercavano questi scienziati che lasciano Desmond nelle sue stanze con molte domande... come i giocatori.
Il gioco era divertente anche se monotono. I combattimenti erano più o meno tutti uguali, ma divertenti, mentre le uccisioni furtive diventavano, col lungo andare, sempre più complicate, visto il tuo crescere di livello da famigerato col tempo.

Il gioco lasciò molte domande (soprattutto perché, alla fine, potevi continuare a guidare Desmond in una stanza piena di segni strani che non si capivano), ma voci di problemi alla Ubisoft crearono scompensi nel chi aspettava risposte... ma venne la luce...

ASSASSIN'S CREED 2

Il gioco inizia con la fuga di Desmond e una delle scienziate Lucy dal laboratorio dove si svolgeva tutto il primo gioco. La società si era già scoperto che era dei Templari e che Lucy aveva possibili agganci con gli Assassini e qui si ha la riconferma. I due fuggono e si vanno a nascondere insieme ad altri due Assassini. E Desmond viene ributtato nell'Animus (l'attrezzo per vedere il passato degli avi di una persona), ma stavolta con una scusa diversa: mentre prima doveva seguire le orme di Altair per scoprire l'ubicazione della Mela dell'Eden, ora doveva seguire le orme di Ezio Auditore per imparare le arti d'assassino per l'effetto osmosi (don't ask, please)...
Così, ti ritrovi a vivere le gesta di Ezio per Firenze, Monteriggioni, Forlì e Venezia. Prima alla ricerca di vendetta verso i templari che hanno ucciso padre e fratelli, poi, però, Ezio si ritrova nella grande guerra tra Assassini e Templari.
Alla fine dei giochi, si ritrova al vaticano, in possesso della Mela dell'Eden, con l'intento di uccidere il papa, tale Borgia, membro dei Templari. Qui scopre che esistono altri oggetti dell'eden, di cui il bastone, in possesso del papa. Bastone e mela si scopre aprino, insieme, un luogo all'interno di San Pietro. Qui Ezio parla con un'entità che spiega che il mondo sta per finire e che Desmond lo deve salvare... proprio così, Desmond. L'entità (che si presenta con tanti nomi, scegliendo quello di Minerva), parla a Desmond attraverso Ezio.
Con un "giochino" extra, si scopre la storia di Adamo ed Eva che scappano con la mela da un mondo tecnologico. A quanto pare, tra le vare nozioni che si hanno tra minigiochi e entità, prima della storia conosciuta, c'era una civiltà di esseri superiori e di uomini, loro servi fedeli. Solo che ci fu un cataclisma che indebolì le entità e gli uomini vollero una rivalsa. Loro decisero di lasciare il mondo agli uomini, ma ora sanno che c'è un nuovo pericolo... e sapete quando pare sia questo pericolo? Il 21/12/2012... si, la data fatidica... su questa scelta, no comment...
In pratica, Desmond ora sa che deve cercare i templi delle altre entità (o divinità), ma non fa in tempo a capacitarsene, che, insieme a Lucy e gli altri, devono fuggire dal loro nascondiglio per l'arrivo dei Templari. Giusto il tempo di vedere le cose che ha imparato dal suo antenato, e via verso nuovi lidi...
Per quanto riguarda il gioco, i combattimenti diventano molto più eccitanti e spettacolari e le possibilità di uccisioni furtive aumenta. In più, il livello di famigerato (stile GTA) da una sorta di incentivo in più nell'uccidere furtivamente. Le missioni sono varie e le locazioni molto ben messe. I personaggi che fanno da contorno, diventano ben caratterizzati e anche sia Ezio che Desmond godono di più carattere e personalizzazione (basti pensare che spesso Ezio lo si vede senza cappuccio, mentre Altair non si vede mai in viso). In più, pare che Altair sia diventato il vero gran maestro degli assassini che ha rimodellato il clan dopo le sue esperienze.

ASSASSIN'S CREED: BROTHERHOOD

Brotherhood è il primo spin-off. Si impersonifica ancora Ezio, dopo gli accadimenti di AC2. Questo perché la mela utilizzata per aprire il passaggio verso l'entità, ha in se le locazioni dei vari templi, ma non si sa dove si trova. A saperlo è Ezio, ma per scoprirlo devono seguire le sue gesta a Roma. Si, perché il gioco inizia con Ezio che ha appeso le lame celate al chiodo e si da alla bella vita. Ma i Borgia sono in agguato e distruggono i suoi possedimenti. Così Ezio riparte per finire quello che aveva lasciato: uccidere il papa. E dove farlo se non a Roma? Ok, l'idea è buona... il fatto che Ezio diventi il gran maestro degli assassini di Roma e che quindi abbia al suo servizio altri assassini, si integra bene nel gioco, caratterizzandolo... e i tipi di uccisione aumentano a dismisura, diventando ancora più coreografico... e, inoltre, si vede finalmente la balestra, vista nel trailer del primo gioco, ma mai utilizzata prima d'ora.
Ma il gioco diventa ripetitivo e stantio. Il papa è la, ma non lo colpisce... bisogna aspettare... ma cosa? Non si è mai aspettato anni per uccidere qualcuno. Poi arriva il finale che risulta confusionario e inconcludente. Ezio non uccide il papa, ma è il fratello di questo a farlo. Un altro Borgia. Succede un po' di panico, Ezio riprende la Mela dell'Eden, altro panico e Borgia scappa. Ci si ritrova in un altro posto, in Spagna, ancora panico, poi lo scontro con il Borgia. Fine. Fischi in sala.
E la mela? Ezio la porta in un tempio sotto una chiesa raggiungibile attraverso un passaggio sotto il Colosseo. Arriviamo nel vivo? Forse... Interpretando Desmond, inizi a zompettare per il Colosseo, poi per un passaggio, poi in una chiesa e infine a questo strano tempio iper tecnologico (?). Qui, mentre zompetti, l'entità appare per dirti delle frasi sul passato, sul perché se n'erano andati lasciando gli umani, su che succede al mondo, eccetera... discorsi che, zompettando con un tempo limite, non segui più di tanto. Alla fine, arrivi alla mela. Questa prende il controllo di Desmond e blocca il tempo. L'entità spiega al ragazzo che deve salvare il mondo, ma si deve liberare da un male che affligge il suo futuro e lo spinge, col dominio mentale, ad uccidere Lucy. Poi sviene. Fine. Fischi in sala.
Ah, il giochino alternativo che spiega il continuo scontro nella storia tra Assassini e Templari, arriva a far incrociare Desmond con il soggetto 16, un altro assassino che subì le ricerce dei templari con l'animus, fino ad impazzire completamente e, pare, sia un altro parente di Desmond e di Ezio che aiuterà il suo successore nella lotta contro i templari tramite l'animus... pur essendo costui morto da tempo... mmh...


Ok, questa spiegazione un po confusionaria e veloce, magari vi ha impicciato le idee, ma è comunque il risultato dei terzo gioco. Per carità, l'idea di un passato dimenticato ti ha sempre intrigato, ma dall'ultimo gioco non è che tu ne sia uscito entusiasta. I conflitti, però, sono interessanti, soprattutto quelli tenuti segreti (anche se fittizzi, ovviamente...).
Comunque, tornando a noi. Dopo 2 giochi in 2 anni ed il mezzo tonfo del secondo (ovvero terzo totale), pensavi che, per avere il quarto gioco, avresti aspettato un bel po'... ti sbagliavi! E te ne sei accorto alla visione di ciò:

Diciamolo: il video è figo! Ma lo era anche quello di Brotherhood, quindi non fa testo! L'idea non è male: la riscoperta da parte di Ezio delle sue radici e della storia di Altair, rivisitandone i luoghi! Poi, la vista di un Ezio così vecchio, ti rende partecipe della crescita del personaggio (avendolo vissuto da quando ne aveva 17 circa...)! Ma non sai veramente cosa aspettarti!
Con Brotherhood le tue aspettative erano alte e sono state abbattute. Ora con Revelations le tue aspettatie rasentano il suolo... ma speri comunque di sbagliarti e di ricrederti...
Speriamo che il gioco meriti i soldi che ci spenderai! E che il prossimo gioco sia veramente, come annunciano, un VERO terzo capitolo. Staremo a vedere.

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